
Nel mese di febbraio 2025 è entrato in vigore il Decreto Milleproroghe, sono stati confermati gli aiuti militari all'Ucraina ed introdotte misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l'attuazione del PNRR. Sul fronte giurisprudenziale, la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la confisca obbligatoria per reati societari. La Corte di Cassazione ha chiarito il reato di indebita destinazione di fondi pubblici.
Nel mese di febbraio 2025, si sono registrate importanti novità sia in ambito normativo che giurisprudenziale. Ecco una sintesi dei principali aggiornamenti:
Novità normative:
- Decreto Milleproroghe 2025 Il 25 febbraio è entrato in vigore il Decreto Milleproroghe 2025, che introduce diverse proroghe e modifiche legislative tra cui, per esempio: Superbonus edilizio al 90% prorogato fino a giugno 2025, garantendo ai cittadini ulteriori mesi per usufruire di questa agevolazione; slittamento dell’obbligo di fatturazione elettronica per i lavoratori autonomi in regime forfettario sotto i 25.000 euro, che potranno continuare con la fatturazione tradizionale fino a dicembre 2025; Proroga delle misure contro il caro energia per famiglie e imprese.
- Legge 31 gennaio 2025, n. 7 Questa legge converte, con modificazioni, il decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 200, recante disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina. La legge è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 25 del 31 gennaio 2025.
- Decreto-Legge 31 dicembre 2024, n. 208 Questo decreto-legge introduce misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). È stato approvato dalla Camera dei Deputati il 18 febbraio 2025 e dal Senato il 26 febbraio 2025.
Novità Giurisprudenziali
- Confisca dei beni utilizzati per reati societari: Il 4 febbraio 2025, la Corte Costituzionale ha emesso la sentenza n. 7/2025, dichiarando l'illegittimità costituzionale dell'art. 2641, secondo comma, del codice civile, nella parte in cui prevedeva la confisca obbligatoria di una somma di denaro o beni di valore equivalente a quelli utilizzati per commettere il reato. La Corte ha ritenuto che tale obbligo potesse condurre a sanzioni patrimoniali sproporzionate rispetto alle condizioni economiche dell'interessato.
- Indebita destinazione di denaro o cose mobili: Il 4 febbraio 2025, la Corte di Cassazione, Sez. VI, con la sentenza n. 4025, ha chiarito l'ambito di applicazione del nuovo reato di "indebita destinazione di denaro o cose mobili" previsto dall'art. 314-bis c.p., introdotto dal decreto-legge 4 luglio 2024, n. 92. La Corte ha specificato che tale reato si riferisce alle condotte di abuso distrattivo di fondi pubblici, precedentemente sanzionate come abuso d'ufficio, e non interferisce con le condotte qualificabili come peculato.